Progetti
Programma di riqualificazione del complesso di edifici e impianti sportivi denominato “Circolo Montecitorio”
PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE PALAZZINA RISTORANTE
Roma, 2006
Committente: Circolo Sportivo Montecitorio
Progettista: Arch. Pier Federico Caliari
con Carola Gentilini
Il progetto prevedeva un intervento di a) opere edili esterne b) opere edili interne c) opere allestitive e di arredo interno.
Esterno
Il nuovo trattamento dei fronti si basa:
- a) sul principio di valorizzazione della trasparenza dell’edificio stesso, salvaguardando tuttavia dagli eccessi di introspezione provenienti dalle aree esterne dei campi da tennis e dalla piscina in particolare, e dal rapporto diretto con il fronte cucine.
Vengono pertanto confermate le grandi vetrate perimetrali che definiscono il rapporto tra interno ed esterno, a cui viene affiancata una serie di volumi prismatici che configurano setti aggettanti e profondi (circa cm 160), che rivestendo i pilastri attuali, si proiettano verso l’esterno, impedendo l’introspezione se non da una posizione frontale. Un tendaggio a rullo, posizionato all’interno a ridosso delle vetrate, tende a regolare anche quest’ultimo livello di rapporto introspettivo.
I serramenti sono previsti in profilo di alluminio, a taglio termico, con vetrocamera fino a 30 mm, realizzati per lo più con luci a geometria fissa, tranne in alcuni segmenti caratterizzati invece dalla presenza di ante a scorrimento orizzontale, per agevolare la ventilazione naturale, oltre a quella prodotta dal sistema centralizzato di ricircolo dell’aria, in alternativa soprattutto alla climatizzazione estiva.
b) sul ridisegno della sagoma, incentrato nella ridefinizione degli elementi compositivi e costitutivi dell’edificio, ed in particolare, sul profilo della copertura a livello della sporgenza di gronda, e sull’articolazione dello zoccolo di base.
La nuova sagoma è ottenuta mediante il prolungamento dell’aggetto del profilo di gronda fino ad intersecare una sequenza ritmica di piastrini verticali, connotati da un profilo sottile e allungato, disposti a circa cm. 160 dal bordo dello zoccolo attuale.
Il risultato è una sorta di loggiato continuo perimetrale, solo parzialmente praticabile, creato con lo specifico obbiettivo di mediazione architettonica tra l’esterno ed l’interno, e con differenti caratteristiche in ragione dei tre diversi prospetti ed affacci nei confronti del contesto.
– Sul fronte d’ingresso, provenendo dal viale principale, la loggia contiene la rampa di accesso, innestata dal centro del parterre esterno e diretta verso la porta d’ingresso al ristorante.
– Sul fronte verso il campo da tennis, la loggia si dispone come spazio di cesura destinato alla piantumazione di siepi aventi specifica funzione di filtro.
– Sul fronte verso la piscina, la loggia assume la funzione di connessione con la pensilina di collegamento esistente tra il ristorante e lo spogliatoio della piscina.
Dal punto di vista della realizzazione tecnica, l’aggetto del profilo di gronda è realizzato mediante l’innesto di mensole a sezione alare, in legno lamellare oppure in lamiera metallica, che dalla gronda esistente realizzata in cemento armato, si sporgono fino a trovare l’appoggio dei pilastrini a sezione quadrata (cm 15 x 15), realizzati in legno lamellare e terminanti con giunti metallici zincati sia per il contatto a terra che per la connessione con la trave di bordo della nuova pensilina.
Quest’ultima invece è realizzata con una sezione aperta e permeabile sia all’acqua che alla luce indiretta, con l’intradosso definito da una sequenza di lamelle oblique, disposte a persiana, che uniscono le mensole alari definendo un disegno dalla percezione frammentata e semitrasparente.
La connessione tra la pensilina e l’impennata dei serramenti è affidata ad una pennellatura verticale perimetrale che conferisce maggiore matericità alla configurazione generale.
La riprogettazione della pertinenza esterna si basa fondamentalmente sulla conferma ed intensificazione dell’impostazione compositiva preesistente, leggibile in modo chiaro dall’attuale disposizione della pavimentazione ad opus incertum, definita da una matrice geometrica a pianta centrale, successivamente ampliata in modo informale.
La pertinenza esterna è pensata ora come una piccola piazza, di forma chiaramente circolare, che funge da spazio compiuto di introduzione al ristorante. Accessibile dal vialetto di collegamento con la spina centrale del Circolo, la nuova piazzetta è definita da un perimetro circolare verde costituito da una siepe continua che ne intensifica il disegno circolare. All’interno è prevista una pavimentazione a superficie continua in resina multistrato ceramizzata, realizzata su apposito massetto e contenuta da un ciglio in travertino ad andamento curvilineo.
I giunti di dilatazione, realizzati in profili di PVC con testata in vista di alluminio, definisco il disegno geometrico a settori circolari, presente sulla superficie della pavimentazione.
La piazzetta, presenta una superficie calpestabile complessivamente di mq. 200, una circonferenza con uno sviluppo lineare di circonferenza di circa 50 mt ed un diametro di 16 mt. Da essa si dispiegano due percorsi fondamentali, entrambi innestati sul centro geometrico del cerchio. Il primo, aggirando il perimetro esterno del ristorante, diretto verso la zona della piscina. Il secondo, diretto invece all’ingresso del ristorante e composto da una doppia rampa: una senza gradini e la seconda (di servizio all’attività di ristorazione esterna), composta invece da quattro alzate.
L’attuale pavimentazione in lastre a pezzatura irregolare di travertino, non verrà asportata, ma costituirà il fondo per la predisposizione di un massetto in calcestruzzo, di spessore 5 cm posizionato su rete metallica 10 x 10, su cui verrà distesa la pavimentazione in resina ceramizzata per esterni.
E’ previsto un sistema di illuminazione scenografico, sia del verde di perimetro, sia dell’architettura del ristorante, impostato su principio della nuova loggetta intesa come scatola di luce in cui l’intradosso della stessa funziona come superficie di riflessione di diffusione. I corpi illuminanti, appositamente occultati alla vista diretta delle persone, vengono incassati a filo della superficie superiore dello zoccolo, a ridosso dei setti aggettanti, e diretti verso l’intradosso della pensilina.
Interno
Le opere riguardano essenzialmente la ridefinizione delle superfici verticali interne e del controplafone (mediante rivestimenti di finitura in pannellatura di legno), poiché dal punto di vista distributivo vengono confermati gli spazi esistenti ed il perimetro vetrato.
Questi sono organizzati in modo gerarchico, con due ambienti a sviluppo longitudinale paralleli, con una sala principale al centro della palazzina ed una secondaria posizionata con il lato lungo sul fronte sud_est.
La sala principale contiene la spina fondamentale dei percorsi (essendo in essa posizionati tutti gli accessi, sia quelli dall’esterno, sia quelli verso i servizi igienici e la cucina), le attrezzature di servizio e somministrazione, ed i tavoli per il consumo dei cibi.
Tutto è organizzato secondo una sequenza lineare dettata dalla batteria dei tre volumi in cristallo retroilluminato dei banconi di servizio, che si attestano sul filo della bussola d’ingresso. Questi dividono in modo chiaro le zone di competenza e circolazione, creando una barriera tra la sala e la cucina_bar.
La sala secondaria, separata dalla principale da una sequenza regolare di volumi pieni e vuoti, gode invece della totale immersione nella percezione esterna del verde del Circolo, avendo tre lati su quattro completamente vetrati.
La pannellatura di rivestimento della parete della cucina è realizzata in MDF ignifugo (trattato con tre mani di vernice protettiva classe 1, recante finitura serigrafica con riproduzione delle tavole della “Forma Urbis Romae” di Rodolfo Lanciani.
Analogamente è trattata la superficie dell’intradosso del controplafone, realizzato per occultare le canalizzazioni impiantistiche. Infatti esso è realizzato, per una piccola parte (per lo più perimetrale), in fogli di cartongesso sospeso ad un reticolo di profili in alluminio a loro volta agganciati alla soletta di copertura mediante cavetti di acciaio, e per la restante parte (la superficie centrale delle sale) mediante pannellatura sospesa in MDF leggero (spessore 15 mm nervato) finito con le serigrafie di cui sopra.
La separazione tra le due sale, affidata alla sequenza di volumi pieni e vuoti già accennati, è anch’essa realizzata in parte con la stessa tecnologia: il lato lungo dei volumi è finito con pannellatura in MDF laccata e trattata con vernici di protezione classe 1. Il lato corto, che stabilisce la profondità prospettica dei volumi è realizzato invece con pannello opalino retroilluminato. Il sistema di retroilluminazione è di tipo fotodinamico, con controllo e programmazione della temperatura colore della luce mediante specifico software.
The systematic set of planned works concerned three intervention lots: a) external building works b) internal building works c) interior and interior furnishing works.
External
The new front treatment is based on:
a) on the principle of enhancing the transparency of the building itself, while safeguarding against excesses of introspection from the outdoor areas of the tennis courts and the swimming pool in particular, and from the direct relationship with the kitchen front.
The large perimeter windows that define the relationship between interior and exterior are therefore confirmed, flanked by a series of prismatic volumes that configure projecting and deep partitions (about 160 cm), which, covering the current pillars, project outwards, preventing introspection except from a frontal position. A roller blind, positioned inside close to the windows, also tends to regulate this last level of introspective relationship.
The windows and doors are provided in aluminum profile, with thermal break, with double glazing up to 30 mm, made mostly with fixed geometry lights, except in some segments characterized by the presence of horizontal sliding doors, to facilitate natural ventilation. in addition to that produced by the centralized air recirculation system, especially as an alternative to summer air conditioning.
b) on the redesign of the shape, focused on the redefinition of the compositional and constitutive elements of the building, and in particular, on the profile of the roof at the level of the eaves projection, and on the articulation of the base plinth.
The new shape is obtained by extending the projection of the eaves profile until it intersects a rhythmic sequence of vertical plates, characterized by a thin and elongated profile, arranged at about cm. 160 from the edge of the current plinth.
The result is a sort of continuous perimeter arcade, only partially practicable, created with the specific objective of architectural mediation between the exterior and the interior, and with different characteristics due to the three different elevations and views towards the context.
– On the front of the entrance, coming from the main avenue, the loggia contains the access ramp, inserted from the center of the external parterre and directed towards the entrance door to the restaurant.
– On the front facing the tennis court, the loggia is arranged as a break space for the planting of hedges with a specific filter function.
– On the front facing the swimming pool, the loggia takes on the function of connection with the canopy connecting the restaurant and the changing room of the swimming pool.
From the point of view of the technical realization, the projection of the eaves profile is made by inserting wing-section brackets, in laminated wood or in metal sheet, which from the existing eaves made of reinforced concrete, protrude until they find the ” support of the square section pillars (15 x 15 cm), made of laminated wood and ending with galvanized metal joints for both ground contact and connection with the edge beam of the new shelter.
The latter, on the other hand, is made with an open section that is permeable to both water and indirect light, with the intrados defined by a sequence of oblique louvers arranged like a shutter, which join the wing brackets, defining a design with a fragmented and semitransparent perception. .
The connection between the canopy and the soaring of the windows is entrusted to a vertical perimeter brushing which gives greater materiality to the general configuration.
The redesign of the external relevance is basically based on the confirmation and intensification of the pre-existing compositional setting, clearly readable by the current layout of the flooring ad opus incertum, defined by a geometric matrix with a central plan, subsequently expanded informally.
The external relevance is now conceived as a small square, clearly circular in shape, which acts as a complete space for introducing the restaurant. Accessible from the driveway connecting with the central spine of the Club, the new square is defined by a green circular perimeter consisting of a continuous hedge that intensifies the circular design. Inside there is a continuous surface flooring in ceramic coated multilayer resin, made on a special screed and contained by a curved travertine edge.
The expansion joints, made of PVC profiles with an exposed aluminum head, define the geometric design with circular sectors, present on the surface of the flooring.
The square has a total floor area of approx. 200, a circumference with a linear circumference of about 50 meters and a diameter of 16 meters. From it two fundamental paths unfold, both grafted onto the geometric center of the circle. The first, bypassing the external perimeter of the restaurant, directed towards the pool area. The second, instead, directed to the entrance to the restaurant and consists of a double ramp: one without steps and the second (serving the external catering business), instead consisting of four risers.
The current flooring in irregularly sized travertine slabs will not be removed, but will form the basis for the preparation of a concrete screed, 5 cm thick positioned on a 10 x 10 metal mesh, on which the ceramic resin flooring will be spread. for outdoors.
A scenographic lighting system is provided, both for the green perimeter and
of the restaurant’s architecture, based on the principle of the new loggia intended as a box of light in which the intrados of the same functions as a diffusion reflection surface. The lighting bodies, specially concealed from direct view of people, are recessed flush with the upper surface of the plinth, close to the projecting partitions, and directed towards the intrados of the shelter.
Internal
The works essentially concern the redefinition of the internal vertical surfaces and the counter-ceiling (by means of finishing coatings in wood paneling), since from the distribution point of view the existing spaces and the glazed perimeter are confirmed.
These are organized in a hierarchical way, with two parallel longitudinal rooms, with a main room in the center of the building and a secondary room positioned with the long side on the south-east front.
The main room contains the fundamental backbone of the paths (all accesses being positioned in it, both those from the outside and those towards the toilets and the kitchen), the service and administration equipment, and the tables for food consumption .
Everything is organized according to a linear sequence dictated by the battery of the three backlit glass volumes of the service counters, which abut on the edge of the entrance door. These clearly divide the areas of competence and circulation, creating a barrier between the dining room and the kitchen-bar.
The secondary room, separated from the main room by a regular sequence of full and empty volumes, instead enjoys total immersion in the external perception of the green of the Club, having three sides out of four completely glazed.
The kitchen wall cladding paneling is made of fireproof MDF (treated with three coats of class 1 protective varnish, with a silk-screen finish reproducing the tables of Rodolfo Lanciani’s “Forma Urbis Romae”.
Similarly, the surface of the intrados of the counter-ceiling is treated, created to hide the plant ducts. In fact, it is made, for a small part (mostly perimeter), of plasterboard sheets suspended from a grid of aluminum profiles which are in turn hooked to the roof slab by means of steel cables, and for the remaining part (the central surface of the rooms) by means of suspended panels in light MDF (thickness 15 mm ribbed) finished with the above serigraphs.
The separation between the two rooms, entrusted to the sequence of full and empty volumes already mentioned, is also made in part with the same technology: the long side of the volumes is finished with lacquered MDF paneling and treated with class 1 protective paints The short side, which establishes the perspective depth of the volumes, is made with a backlit opal panel. The backlighting system is of the photodynamic type, with control and programming of the light color temperature by means of specific software.