Tesi di Laurea
SISTEMAZIONE ARCHITETTONICA
DELLA PIAZZA DEL COLOSSEO E DELL’ANTIQUARIUM DEL CELIO
Autori
Beatrice Colombo, Federico Rossetti
Relatore
Pier Federico Caliari
Correlatore
Paolo Conforti
Anno Accademiaco
2016/2017
I numerosi turisti che quotidianamente percorrono la via di S. Gregorio dal Colosseo verso il Circo Massimo, giunti di fronte all’attuale ingresso Farnesiano del Palatino, rimangono interdetti, alzando lo sguardo oltre la fontana dei Tritoni, nel notare una lussureggiante vegetazione dal sapore Piranesiano e i ruderi monumentali di una grande archeologia in rovina. Se avranno poi la pazienza di percorrere qualche metro si rivelerà a loro, all’ombra di imponenti pini marittimi, una vista straordinaria della città di Roma, della Valle del Colosseo e delle alture palatine. Questo luogo di desolata bellezza è il Colle Celio. Le sue pendici rivelano prevalentemente uno sviluppo moderno, le permanenze architettoniche puntuali e discrete, si raffrontano con strutture contemporanee la cui vita di breve durata ha prodotto un inevitabile processo di degrado e di isolamento del colle. Emerge la frammentarietà del luogo, inaccessibile in molte sue parti e segnato dai tracciati della linea tranviaria e dalla Via Celio Vibenna la cui nascita ha prodotto un taglio fisico nelle pendici del colle. Il lavoro di tesi qui proposto cerca di esprimere il potenziale del Colle Celio tramite una valorizzazione urbanistica, paesaggistica e museale. Operando a scala urbana si è cercato di mettere a sistema le preesistenze, antiche e moderne, presenti con l’obiettivo ultimo di realizzare una nuova unità nell’Area Archeologica Centrale. Tramite modifiche della viabilità e la pedonalizzazione del sito di progetto la Piazza del Colosseo, ridisegnata in base ai suoi antichi limiti, acquista una nuova centralità sostenuta dalla creazione di un nuovo Urban Center. L’edificio funge da propileo per il nuovo accesso al Parco Celio e su di esso di innestano i nuovi accessi al Colle Celio; si determinano così nuovo relazioni monumentali e paesaggistiche tra il Colosseo e le preesistenze del Colle. Con l’obiettivo di eliminare la frammentarietà dell’area il Celimontium è stato ricostruito nei suoi limiti originari e al suo interno si è stabilita una nuova permeabilità grazie l’organicità dei nuovi percorsi e l’abbattimento dell’Antiquarium Comunale ormai inutilizzabile. Il gran numero di reperti archeologici rinvenuti al suo interno e nelle vicinanze sono stati sfruttati in parte per la realizzazione della pavimentazione del Parco e in parte esposti al suo interno. Si è realizzato così un nuovo Parco Archeologico per la città eterna, concepito come spazio libero, romantico, nel quale si individuano punti di osservazione sulla città. Infine una nuova fruibilità all’area è garantita dalla presenza di un nuovo antiquarium, costruito sui limiti del basamento del Tempio del Divo Claudio e che completa il sistema nella nuova Area Archeologica Centrale di Roma.
The many tourists who daily walk through St. Gregory’s Street from the Colosseum to the Circus Maximus, which are in front of the current Farnese entrance of the Palatine, remain silent, looking out over the Tritoni fountain, noting a lush vegetation of Piranesian flavor and the monumental ruins of a great archeology in ruins. If they have the patience to travel a few meters, they will reveal to them, in the shade of imposing sea pines, an extraordinary sight of the city of Rome, the Colosseum Valley and the palatine heights. This place of desolate beauty is the Colle Celio. Its slopes predominantly reveal a modern development, the timely and discrete architectural perspectives are compared with contemporary structures whose short lived life has produced an inevitable process of degradation and isolation of the hill. The fragmentation of the site emerges, inaccessible in many parts and marked by the trajectories of the tram line and Via Celio Vibenna, whose birth has produced a physical cut on the slopes of the hill. The thesis proposed here aims to express the potential of Colle Celio through urban, landscape and museum enhancement. By operating on an urban scale, the ancient and modern preexistments were set up, with the ultimate goal of building a new unit in the Central Archaeological Area. Via the modification of the viability and pedestrianization of the project site, Piazza del Colosseo, redesigned according to its ancient limits, acquires a new centrality supported by the creation of a new Urban Center. The building acts as a propile for the new access to the Celio Park and to grab the new access to Colle Celio; so new monumental and landscaping relations between the Colosseum and the pre-existences of the Colle are determined. With the aim of eliminating the fragmentation of the area, Celimontium has been reconstructed within its original limits and within it has been established a new permeability thanks to the organics of the new paths and the abatement of the Untiquarium Comunale now inuseable. The large number of archaeological finds found inside and in the vicinity have been partly exploited for the Park’s pavement and partly exposed in the Park. A new Archaeological Park for the Eternal City was conceived, conceived as a free, romantic space, where observation points on the city were identified. Finally, a new usability in the area is guaranteed by the presence of a new antiquarium built on the boundaries of the Divo Claudio Temple stand and completing the system in the new Central Archaeological Area of Rome.