Louis Kahn, ultimo dei Romani

C’è una linea di continuità tra l’architettura antica e quella moderna che è passata attraverso il pensiero e la mano di Luis Kahn. Una linea che, forse unica per architetti della modernità, rende il grande architetto americano in diretto rapporto genealogico con figure del calibro di Rabirio, di Apollodoro di Damasco oppure di Severo e Celere, per citare solo alcuni tra quelli che hanno ricoperto ruoli decisivi nella definizione di una architettura intesa come rappresentazione istituzionale della politica del princeps. Dopo di loro, altre figure importanti come Antemio di Tralles, Michelangelo Buonarroti, Gianlorenzo Bernini, Friedrich Schinkel, Marcello Piacentini, Albert Speer, Apostolos
Doxiadis, Oscar Niemeyer, hanno avuto occasione di interpretare largamente il rapporto tra architettura e istituzione tracciando un solco nella storia dell’architettura che non è possibile trascurare.