Tesi di Laurea

 

I GIARDINI DELLA PNICE.
Progetto di musealizzazione sulla Collina della Pnice tra mito e narrazione storica

Candidati
Mara Forestiero, Elena Simona Mengoni

Relatore
Pier Federico Caliari

Correlatore
Massimo Bellotti, Sara Ghirardini, Manuel Frediani

Anno Accademico
2019/2020

 

Progettare ad Atene significa confrontarsi con un’area che ha fatto dell’archeologia la sua identità.

La storia degli ateniesi comincia con un mito. La leggenda narra che la città di Atene prese il nome dalla dea Atena, la quale donò una pianta di ulivo alla città per divenirne la divinità protettrice.

Ogni pianta ha una sua storia, generalmente legata alla mitologia greca e il progetto mette in evidenza il rapporto che intercorreva tra ciascun Dio greco e la rispettiva pianta sacra, ricreando un percorso narrativo che commemora gli elementi fondamentali della cultura classica.

Il progetto si colloca all’interno del Parco Archeologico di Atene, in corrispondenza della Collina della Pnice, ad ovest dell’Acropoli. Sulla collina avevano luogo le riunioni dell’Ecclesia: l’assemblea dei cittadini ateniesi che si riuniva all’interno di un’area a forma di emiciclo, considerata la culla dell’istituzione della democrazia.

In quest’area rimangono le tracce delle antiche mura difensive costruite da Temistocle nel 487 a.C. e delle stoai di Licurgo iniziate nel IV secolo a.C. e probabilmente mai completate. Il progetto si propone di valorizzare il sito archeologico che allo stato attuale non consente un’agevole percezione dei resti. L’intento è quello di far riemergere quegli elementi oggi poco riconoscibili che hanno fatto parte della storia della Pnice. Questa volontà ha portato a ripercorrere le vicende architettoniche che hanno caratterizzato l’impianto dell’area, rievocando la memoria storica dell’epoca classica di Atene. All’interno del percorso esplorativo della collina, valorizzato nel Novecento dall’architetto Dimitris Pikionis, l’intervento vuole porsi tra i maggiori punti di interesse. Esso celebra il passato e offre una collezione di opere e specie vegetali che concorrono a dare vita ai Giardini della Pnice.

To design in Athens means dealing with an area that has made archaeology its identity.

The history of the Athenians begins with a myth. Legend has it that the city of Athens took its name from the goddess Athena, who gave an olive tree to the city to become its patron deity.

Each plant has its own story, generally linked to Greek mythology, and the project highlights the relationship that existed between each Greek God and their respective sacred plant, recreating a narrative path that commemorates the fundamental elements of classical culture.

The project is located within the Athens Archaeological Park, at the Hill of the Pnyx, west of the Acropolis.

The meetings of the Ecclesia took place on the hill: the assembly of Athenian citizens that met within an area in the shape of a hemicycle considered the cradle of the institution of democracy.

In this area, there are traces of the ancient defensive walls built by Themistocles in 487 BC and of the stoai of Lycurgus begun in the 4th century BC and probably never completed. The project aims to enhance the archaeological site which at present does not allow an easy perception of the remains. The intent is to re-emerge those elements that are not very recognizable today that have been part of the history of the Pnyx. This desire led to retrace the architectural events that characterized the layout of the area, recalling the historical memory of the classical era of Athens. Within the exploratory path of the hill, enhanced in the twentieth century by the architect Dimitris Pikionis, the intervention aims to be among the major points of interest. It celebrates the past and offers a collection of works and plant species that combine to give life to the Pnyx Gardens.