Rovina e modernità. Dialettica dell’Illuminismo
Il rapporto tra rovina e modernità nasce con la Querelle des Anciens et des Modernes, si sviluppa in modo compiuto internamente all’illuminismo neoclassico e si pone da subito come una relazione duplice e contraddittoria. Infatti, se è proprio la modernità a riconoscere alla rovina uno status appartenente alla sfera estetica, dall’altra ad essa si contrappone introducendo il concetto di diversità da essa, figurativamente e a livello di forma-materiale. Nella sua maturità, verso la fine del XIX secolo, la modernità per legittimare
se stessa al di fuori della continuità del tempo, ha sentito la necessità di produrre dentro di sé una sorta di alter ego, che rispondesse all’idea di frammentarietà e incompiutezza, condizioni estetiche predilette dal suo pensiero. Un alter ego che, benché collocato nel tempo, avesse caratteri di isoformità con ciò che invece se ne colloca ideologicamente al di fuori.